Il periodo prodromico

Periodo prodromico è chiamato quel lasso di tempo, variabile da alcune ore a giorni, in cui la donna inizia ad avvertire delle contrazioni uterine. Si distingue dal travaglio poiché ancora la cervice uterina non è molto dilatata, le contrazioni sono di breve durata, poco intense e spesso anche irregolari nel tempo. La donna avverte comunque una sensazione dolorosa, un indurimento dell’utero ma i tempi di recupero fra una contrazione e l’altra sono davvero piuttosto lunghi…
I prodromi possono essere definiti le prove del travaglio, servono alla donna per iniziare a riconoscere i dolori delle contrazioni, a cercare le posizioni favorevoli, a riconoscere i segnali che il suo corpo le manda; fisicamente sono il segno che il meccanismo nascita si sta mettendo lentamente in moto: il collo dell’utero sta iniziando a modificarsi, probabilmente si sta accorciando o si sta centralizzando: insomma, non è il caso di lasciarsi prendere né dal panico né dalla fretta ma è bene iniziare a farsi l’idea che presto incontreremo il nostro bambino.
Se non ci sono perdite di sangue (lievi striature, magari miste a muco sono normali), se il sacco amniotico è integro, non è il caso di precipitarsi in ospedale. Meglio rilassarsi e riposare, in modo da non arrivare stanche al travaglio, non è controindicato mangiare qualcosa di leggero ed energetico e si può tranquillamente farsi una doccia o un bel bagno caldo.
Solo quando le contrazioni si saranno fatte più intense e ravvicinate nel tempo, o se ci sono perdite di sangue o liquido amniotico, è il caso di recarsi in ospedale.
Se la donna è seguita da un’ostetrica a domicilio, la chiami, in modo da tranquillizzarsi e fare in modo di controllare il benessere fetale. Il feto, infatti, sta iniziando il suo lungo viaggio che lo porterà alla luce!