Centomila miliardi di figli: a chi assomiglierà il bambino che ho in grembo?

La risposta non è certamente quella che noi genitori vorremo ricevere ma ci è stata data da Mendel verso la metà dell’ottocento quando studiò le leggi dell’eriditarietà, scoprendo così che con il rimescolamento dei cromosomi si avevano caratteri dominanti e recessivi che si manifestavano nelle generazioni a seguire.

I nostri caratteri somatici sono l’espressione dei nostri cromosomi e quindi noi siamo fisicamente ciò che abbiamo ricevuto dai nostri avi, anche i nostri figli avranno i caratteri determinati dai geni presenti nell’albero genealogico e dalle loro combinazioni.

Un giocatore di Superenalotto sa quanto è difficile azzeccare una schedina: considerando che i cromosomi, dividendosi da 46 a 23 potrebbero dar luogo a 8 milioni di combinazioni diverse per ciascun genitore e che poi potrebbero nuovamente ricombinarsi si ottiene che 2 genitori potrebbero dar luogo a qualcosa come 100 miliardi di figli geneticamente tutti diversi l’uno dall’altro.

Ecco la spiegazione che dà idea della variabilità delle somiglianze familiari ma, ovviamente, c’è da tener di conto che partendo dallo stesso serbatoio genetico, i figli hanno buone probabilità di avere geni comuni e perciò anche una certa somiglianza; magari mantenendo più forte un’impronta familiare della madre o del padre…