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Il diabete gestazionale

Il diabete gestazionale

Normalmente gli zuccheri che noi assumiamo attraverso la dieta, sia semplici che complessi, vengono assorbiti nel tratto intestinale e poi vengono “trasportati” nel sangue dalle cellule della mucosa intestinale; questo trasferimento avviene grazie all’ormone INSULINA.

Corretti livelli di insulina garantiscono un’adeguata entrata di zuccheri nelle cellule e perciò un mantenimento di corretti livelli ematici di zuccheri (glicemia) in un intervallo di normalità.

IN GRAVIDANZA abbiamo molte modificazioni metaboliche che possono scatenare il diabete gravidico:

-c’è maggiore insulinoresistenza per la crescita dell’unità feto-placentare

-gli ormoni della gravidanza possono avere effetti metabolici

-essere in forte sovrappeso o la riduzione dell’attività fisica possono aumentare il rischio di diabete.

Il diabete gestazionale compare generalmente entro la fine del 2° trimestre di gravidanza e viene individuato attraverso la curva glicemica.

Curva da 75 ml, valori range: a digiuno < 92, dopo 1ora <180, dopo 2 ore <153

COSA FARE?

La terapia, una volta constatato un’intolleranza glucidica o un diabete gestazionale, dev’essere eseguita sotto stretto controllo del ginecologo.

E’ fondamentale che il diabete gestazionale sia correttamente trattato per evitare infezioni urinarie della gravida, morte intrauterina fetale, parto prematuro, ritardo di crescita e/o macrosomia fetale.

La terapia, in alcuni casi, può consistere in una dieta priva di zuccheri, in altri casi è richiesta una terapia insulinica: in ogni modo è importantissimo che la glicemia venga controllata attraverso gli stick, al risveglio, 1ora dopo colazione, pranzo e cena.

Almeno una volta al mese, oltre al controllo attraverso gli stick e bene che la gravida effettui degli esami ematici (glicemia e chetonuria) e esami delle urine (glicosuria , acetonuria, microalbuminemia).