Pagina Facebook Contattami su Skype Abbonati ai Feed

Fisiologia della gravidanza ed esami

Per gravidanza fisiologica si intende una gravidanza che decorre senza particolari problemi o complicanze. Il 90% circa delle gravidanze
rientrano in questa categoria.
Al fine di tutelare la madre ed il nascituro nel corso della gravidanza si effettuano una serie di esami ed accertamenti, volti ad individuare precocemente alterazioni o patologie che potrebbero, se non trattate, essere fonte di problemi; tutto ciò al fine di poter effettuare empestivi trattamenti e limitare le eventuali conseguenze materno-fetali.

Vediamo i principali esami che si effettuano a seconda delle settimane di gravidanza:

PRIMO TRIMESTRE

Subito dopo l’accertamento della gravidanza

  • Gruppo sanguigno, fattore RH, test di
    Coombs indiretto
    : il test di Coombs indica l’eventuale presenza di “anticorpi anti emazie” che potrebbero essere responsabili di emolisi (rottura dei globuli rossi) nel feto; nelle donne RH negative va ripetuto a cadenza mensile durante tutta la gravidanza.
  • Esame emocromocitometrico:
    rivela presenza di anemia, carenza di piastrine ecc.
  • AST, ALT, creatininemia, glicemia: sono
    indici funzionali del fegato, del rene e del metabolismo degli zuccheri.
  • VDRL, TPHA, Toxotest, Rubeotest, HBsAg,
    Anti-HCV, Anti-HIV1-2
    : sono i marcatori delle seguenti
    patologie: Sifilide, Toxoplasmosi, Rosolia, Epatite B, Epatite C, AIDS. Il Toxotest e il Rubeotest se negativi vanno ripetuti mensilmente per tutta la durata della gravidanza.
  • Esame urine:
    rivela la presenza di eventuali alterazioni renali. Può suggerire la presenza di infezione delle vie urinarie. Può suggerire la presenza di diabete.
  • Pap-test: può
    essere omesso se effettuato negli ultimi due anni

– 10-13 settimane

SECONDO TRIMESTRE

– 16-17 settimane

  • Alfafetoproteina
    plasmatica
    : indice di rischio per malformazioni del tubo neurale
  • Esame urine:
    rivela la presenza di eventuali alterazioni renali. Può suggerire la presenza di infezione delle vie urinarie. Può suggerire la presenza di diabete.
  • Urinocoltura:
    esclude la presenza di una infezione urinaria. E’ importante dal momento che le infezioni urinarie possono manifestare alle volte scarsi segni clinici e passare quindi inosservate.
  • (Toxotest e/o Rubeotest solo se negativi nelle prime analisi)
  • (Test di Coombs indiretto: solo se gruppo sanguigno Rh negativo)

– 20-22 settimane

  • Esame emocromocitometrico:
    rivela presenza di anemia, carenza di piastrine ecc.
  • Creatininemia:
    indice di funzionalità renale
  • Esame urine:
    rivela la presenza di eventuali alterazioni renali. Può suggerire la presenza di infezione delle vie urinarie. Può suggerire la presenza di diabete.
  • Ecografia ostetrica
  • (Toxotest e/o Rubeotest solo se negativi nelle prime analisi)
  • (Test di Coombs indiretto: solo se gruppo sanguigno Rh negativo)

TERZO TRIMESTRE

– 26-28 settimane

  • Esame emocromocitometrico:
    rivela presenza di anemia, carenza di piastrine ecc.
  • Creatininemia:
    indice di funzionalità renale
  • Esame urine:
    rivela la presenza di eventuali alterazioni renali. Può suggerire la presenza di infezione delle vie urinarie. Può suggerire la presenza di diabete. Può indicare  la presenza di una gestosi (presenza di proteinuria).
  • Test di Carpenter (GCT glucose challenge
    test)
    : è un’esame di screening per il Diabete Gestazionale. Consiste in un carico orale di glucosio di 50 g e nella valutazione della glicemia prima del carico e dopo un’ora (il test è positivo per valori superiori o uguali a 140 mg/dl dopo il carico). La sua positività non indica la presenza del Diabete ma è una indicazione all’effettuazione di un test più approfondito e diagnostico: l’OGTT. L’OGTT consiste in un carico orale di glucosio di 100 g e nella valutazione della glicemia prima del carico, dopo un’ora, due ore, tre ore. (totale quattro prelievi). La positività del test indica la presenza del Diabete gestazionale.
  • (Toxotest e/o Rubeotest solo se negativi nelle prime analisi)
  • (Test di Coombs indiretto: solo se gruppo sanguigno Rh negativo)

– 30-34 settimane

– 32 settimane

  • Esame emocromocitometrico:
    rivela presenza di anemia, carenza di piastrine ecc.
  • AST, ALT, creatininemia: sono indici funzionali del fegato e del rene.
  • PT (tempo di protrombina), aPTT (tempo di tromboplastina parziale attivata), fibrinogeno, antitrombina III: esami di screening della coagulazione.
  • Esame urine:
    rivela la presenza di eventuali alterazioni renali. Può suggerire la presenza di infezione delle vie urinarie. Può suggerire la presenza di una gestosi (presenza di proteinuria).
  • (Toxotest e/o Rubeotest solo se negativi nelle prime analisi)
  • (Test di Coombs indiretto: solo se gruppo sanguigno Rh negativo)

– 34-36 settimane

  • Tampone vaginale per la ricerca dello Streptococco beta-emolitico: ricerca di un batterio, nel
    muco vaginale, responsabile, se non curato prima del parto, di possibili complicanze infettive per il feto immediatamente dopo la nascita.

– 36 settimane

  • Esame emocromocitometrico:
    rivela presenza di anemia, carenza di piastrine ecc.
  • AST, ALT, creatininemia, glicemia: sono indici funzionali del fegato, del rene e del metabolismo degli zuccheri.
  • HBsAg: marcatore delle Epatite B.
  • Esame urine:
    rivela la presenza di eventuali alterazioni renali. Può suggerire la presenza di infezione delle vie urinarie. Può suggerire la presenza di una gestosi (presenza di proteinuria).
  • Elettrocardiogramma:
    valutazione dell’attività elettrica cardiaca.
  • (Toxotest e/o Rubeotest solo se negativi nelle prime analisi)
  • (Test di Coombs indiretto: solo se gruppo sanguigno Rh negativo)

– 36 settimane

  • Esame urine:
    rivela la presenza di eventuali alterazioni renali. Può suggerire la presenza di infezione delle vie urinarie. Può suggerire la presenza di una gestosi (presenza di proteinuria).

– Ultime settimane

  • Cardiotocografia (CTG):
    rilevazione della frequenza del battito cardiaco fetale (mediante ultrasuoni) e delle eventuali contrazioni uterine. L’esame avviene appoggiando due sonde sull’addome e mantenendole in sede per circa 30 minuti. L’esame è chiaramente indolore e di nessun disagio per la paziente. La paziente può ascoltare il battito cardiaco del feto che viene amplificato dallo strumento. La frequenza
    della CTG nelle ultime settimane di gravidanza (così come quella di altri eventuali accertamenti) viene stabilita dalla struttura dove avverrà il parto e/o dal ginecologo curante.