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La stitichezza nel neonato

La stitichezza nel neonato

La stitichezza è un fenomeno che si verifica spesso nei primi mesi di vita (e che in genre si risolve spontaneamente intorno al 6° mese con l’introduzione del pasto solido con il conseguente aumento di volume delle feci).

Si caratterizza per la difficoltà di espulsione di feci ogni 3/4 giorni; si riscontra maggiormente quando il neonato non è allattato esclusivamente al seno, ma può capitare anche nel bambino allattato a causa di un’immaturità della funzione retto-anale.

Per aiutare il piccolo, prima di procedere con procedure invasive, è fortemente consigliato fare un massaggio, con movimenti rotatori circolari  del dito indice (bagnato con un olio di mandorle o di oliva) attorno alla zona anale: spesso questo massaggio riesce a rilassare lo sfintere del neonato che riuscirà a fare la cacca. Infatti, la mamma deve tener presente che il suo bambino non ha il controllo dei propri sfinteri e spesso, quando avverte lo stimolo delle feci, invece di lasciarsi andare, trattiene la muscolatura.

Nel caso in cui la  prima tecnica fallisse, possiamo ricorrere, senza prendere l’abitudine a farlo, al sondino. In questo caso dovrà essere inserito nell’ano una sonda lubrificata di misura piccola (le nostre nonne utilizzavano a tal scopo il gambetto del prezzemolo), e attraverso movimenti circolari, riuscire a  smuovere le feci presenti nel retto, inserendo 3/4 cm di sonda: normalmente ha l’effetto desiderato ma è importante ribadire che questa tecnica non deve diventare abitudinaria e va fatta solo quando il bambino non evacua da almeno 3 giorni.

E’ indispensabile aver parlato con il pediatra o con l’ostetrica prima di ricorrere a sciroppi che tendono a tenere le feci più morbide e mini clisma, per studiare l’effettiva necessità ed eventuali dosi.